La piccola mostra sui lavori in Confraternita, la Crusà nella nostra tradizione, è piaciuta. Oltre alla bellezza del luogo, che già incanta chi non è abituato a frequentarlo, sono piaciuti gli oggetti restaurati e le scoperte sui mobili della sacrestia (in particolare un armadio di inizio ‘700, proveniente da qualche chiesa soppressa e il guardaroba di inizio ‘800 infilato nel muro), l’oculo apparso nella volta, il piccolo lavandino di pietra. Interesse hanno suscitato il sistema di deumidificazione ad inversione di polarità e il rifacimento del pavimento con i pezzi originali. Anche domande sulla datazione e sull’iconografia: che bello incuriosire le persone con gli affreschi e le tele di una chiesa!

Ora si attendono il completamento del restauro dell’apparato ligneo e il ripristino della decorazione originaria in sacrestia. E la piccola chiesa voluta dai laici ad inizio ‘800, che è costata tanto impegno e sacrifici, tornerà a splendere.