Pratogaudino – Le origini

Il nome Pratogaudino, prima Prato Gaudino, prima ancora Prà Gaudin. Pràgudin in piemontese. Il nome richiama un’origine medioevale della frequentazione di questi luoghi. Prata, come avviene anche per la pianura di San Bernardo, sta ad indicare una zona di recente disboscamento, un terreno reso appetibile per l’allevamento del bestiame, una presenza umana che vive dei prodotti della terra. Un fenomeno ad ampio raggio nei secoli successivi al 1000, per aumentare le possibilità di vita della popolazione in via di crescita. Ma i nostri prati, siti tra foreste, stando alla possibile origine da “gad” o “gast”, termine germanico per dire foresta, avevano forse qualcosa di poco sicuro: “Gaudina” è anche un’espressione usata per indicare foreste abitate da predoni. I documenti antichi Il primo documento a ricordare questi luoghi è un testo del 1263, un atto di transazione tra Cuneo e Roccasparvera per una questione di confini: anche [...]

2024-08-26T21:35:59+02:0026 Agosto 2024|

Aria frizzante… ma con un bel sole

Un bel sole ci ha accolti domenica 24 settembre 2023, a San Michele; nonostante l'aria fosse davvero frizzante, un folto pubblico ha seguito con pazienza e partecipazione la narrazione della storia di Cervasca dalla preistoria ad inizio 900. Dopo il saluto della presidente, sono intervenuti il "padrone di casa", don Tonino Arneodo, e Tiziana Streri, a nome del Consiglio di Amministrazione della Banca di Caraglio. Tiziana Streri (Banca di Caraglio) e la presidente don Tonino, parroco Poi ha avuto inizio la narrazione della storia, partendo dal 1° millennio a.c. fino alla tarda romanità: le tracce di "primitivi" a San Maurizio, le strade romane, la centuriazione, il vicus di Vignolo, lapidi romane... Ha raccontato un esperto in materia, Beppe Tomatis. Beppe, esperto di preistoria e romanità i lettori: Silvana... ... e Piero Siamo poi passati alle origini di Cervasca, la prima data certa, la dipendenza dai Signori [...]

2023-10-01T22:41:33+02:0025 Settembre 2023|

L’aria frizzante di San Michele

E' il titolo di una nuova iniziativa in cui raccontiamo la storia di San Michele Cervasca (cioè: l'antica Cervasca). Festeggeremo così San Michele, patrono dell'unica parrocchia nei secoli XVI, XVII e XVIII. Un'occasione unica per accrescere la conoscenza della nostra storia. Il racconto è a più voci: c'è chi narra, chi legge e chi rappresenta un personaggio. Come dice il sottotitolo, ci saranno "vedove e soldati, emigranti e preti, nobili e popolani", interpretati da soci e amici. Partecipa Barba Gioanin el cantastorie, cioè Giovanni Cerutti, con canzoni nate nei secoli trattati. Di cosa parleremo: partendo dalla protostoria e dalla romanità, passando per il medioevo e i marchesi di Saluzzo, continueremo con il contributo di Cervasca alla fondazione di Cuneo e i rapporti con la città, gli eserciti di passaggio e le terribile conseguenze (violenze sulle persone, pesti, danni) nei secoli XVI, XVII e XVIII, lo sviluppo [...]

2023-09-05T19:11:25+02:005 Settembre 2023|

La cappella di San Rocco, ora Concezione

Come in tutti i paesi, in considerazione delle continue e gravi epidemie che periodicamente colpivano i nostri territori, su cui pesava la presenza di contingenti militari dei vari eserciti che passavano o assediavano Cuneo, anche la comunità di Cervasca decide nel XVI secolo la costruzione di una cappella dedicata al principale santo protettore dalle pestilenze: San Rocco. Perché San Rocco? San Rocco visse nella seconda metà del XIV secolo. Nacque a Montpellier (Francia) e, venduti tutti i suoi beni, partì pellegrino per Roma assistendo lungo il viaggio gli ammalati di peste in varie città. Fu pellegrino e per questo viene raffigurato con i simboli del pellegrinaggio: conchiglia, cappello, bastone, borraccia e mantello. A Piacenza, si ammalò di peste lui stesso. Di sua iniziativa o forse cacciato dalla gente, si allontanò dalla città e si rifugiò in un bosco vicino al fiume Trebbia. Qui un cane lo [...]

2023-08-10T17:13:52+02:007 Agosto 2023|

Pittori itineranti a Cervasca: Giors Boneto e Giuseppe Pocchiola

Andavano di casa in casa, da chi aveva deciso di far rappresentare i santi di famiglia sul muro dell’abitazione e poteva permettersi di mantenere per qualche tempo un pittore, oltre a pagare le “spese vive”. Viaggiavano lungo le valli, passando poi da una valle all’altra. Sono molti i pittori che esercitavano la loro opera tra fine ‘700 e ‘900 avanzato. Uno di questi è Giorgio Bonetto, nato a Pratoguglielmo di Paesana nel 1747, che dipinse tutta la vita nella valle di origine e spostandosi verso la Varaita, la Maira, la Grana… fino a Fontanelle di Boves. Lasciò proprio nella zona di Paesana i suoi ultimi lavori, datati 1811: forse tornò a casa per concludere tutta questa lunga peregrinazione. La sua è una pittura semplice, a tratti perfino infantile, molto espressiva. Firmava le centinaia di opere che dipinse fino ad inizio ‘800 con la scritta “Giors Boneto, [...]

2023-08-07T19:47:16+02:0024 Luglio 2023|
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