Domenica 17 novembre. Il tempo non è bello, ma partiamo ugualmente. Il gruppo è perfetto; non troppi, come facciamo di solito per poter vedere e ascoltare bene. Incontriamo puntualmente il Prof. Billò all’inizio di Via Vico, una delle strade che ricordano i centri abitati medioevali che diedero vita alla libera città di Montis Regalis per sottrarsi alla tirannia del Vescovo-Conte di Asti. Ci dirigiamo verso la Torre civica, nei giardini del Belvedere, per ammirare il panorama che in buona parte ci è sottratto dalle nuvole e dalla pioggerellina. Dopo una rapida visita in Duomo, ove la cordialità del sacrestano ci consente di ammirare gli scranni del coro provenienti dalla certosa di Casotto, raggiungiamo il Museo della ceramica. Meravigliosi ambienti che raccolgono le opere più belle di 200 anni di manifattura di Mondovì e dintorni. Al piano terra, è appena stata inaugurata una mostra che illustra il restauro di un arazzo cinquecentesco appartenente alla collezione della Santa Casa di Loreto. Il restauro è avvenuto alla Venaria. L’arazzo è stato probabilmente realizzato su disegno di Raffaello.
Dopo una dovuta tappa per il caffé, abbiamo la fortuna di visitare la mostra di bastoni da passeggio del Prof. Borsarelli, dove restiamo affascinati dalla varietà e dalla bellezza degli oggetti esposti, che costituiscono un’autentica sorpresa. Uno sguardo alla personale della nostra compaesana Gemma Asteggiano al piano nobile del palazzo, dove Gemma espone acquerelli, collage, carte, lamiere…, e poi raggiungiamo la Chiesa della Missione, che ci sorprende per la ricchezza dei colori e delle figure e per la macchina d’altare, una delle tante scoperte della giornata nel monregalese.
Rinfrancato il corpo alla Cà veja di Lequio Tanaro, ci dirigiamo verso l’ultima tappa culturale a Piozzo. Ci accoglie un volontario che ci presenta un edificio antico e dalla struttura semplice e affascinante, la cappella del Santo Sepolcro, e una seconda cappella che sorprende per gli affreschi che raffigurano Cristo in mandorla, gli evangelisti, Maria, vari santi e la leggenda che dà origine alla presenza di un gallo e una gallina nella chiesa di Santo Domingo de la Calzada, sul cammino di Santiago. La neve non ci consente di fare la foto di gruppo alla panchina arancio, che vediamo di sfuggita, anche perché comincia davvero a far freddo. Grazie a tutti e … alla prossima!
Maria Bramardi2019-11-18T16:43:16+01:0018 Novembre 2019|